RUOLO DEI PIEDI NELLA CORSA
Il ruolo del piede è molto importante per la deambulazione, per mantenere una buona postura, per sopperire a notevoli carichi durante la vita quotidiana, e ancora più importante diventa il suo ruolo quando si corre. La sua importanza è data anche da una struttura anatomica abbastanza complessa, efficace, ma al tempo stesso vulnerabile.
Analizzando l’aspetto anatomico del piede e della gamba propriamente detta, esso è costituito da:
- Estensore lungo dell’alluce Flette (flessione dorsale) l’alluce e il piede . In sinergia con il Tibiale anteriore solleva il piede medialmente (supinazione) e lo ruota in dentro (adduzione).
- Estensore lungo delle dita Flette (flessione dorsale) le falangi delle ultime quattro dita e il piede , solleva il piede lateralmente (supinazione) e lo ruota in fuori (abduzione).
- Flessore lungo dell’alluce Estende (flessione plantare) la seconda falange dell’alluce sulla prima e la prima sul metatarso . Estende (flessione plantare) il piede. Solleva il piede medialmente (supinazione) . Ha un ruolo importante nel sorreggere l’arco maggiore della volta plantare.
- Flessore breve delle dita Estende (flessione plantare) la seconda falange delle ultime quattro dita sulla prima e il piede (flessione plantare). Ha un ruolo importante nel sostegno della volta plantare.
- Flessore lungo delle dita Estende (flessione plantare) la terza falange delle ultime quattro dita sulla seconda e quest’ultima sulla prima . Estende (flessione plantare) il piede e lo solleva medialmente (supinazione). Ha un ruolo importante nel sostegno della volta plantare.
- Gemelli (o Gastrocnemio) Estendono (flessione plantare) il piede e flettono la gamba sulla coscia . Nella estensione del piede agiscono insieme al Soleo con il quale formano il Tricipite surale. L’inserzione prossimale dei due tendini (capo mediale e capo laterale) sui condili del femore, fa si che l’estensione del piede eseguita con le ginocchia flesse, quindi avvicinamento dei capi estremi di inserzione, ne attenui notevolmente la capacità di esprimere tensione.
- Pedidio (o Estensore breve delle dita) Flette (flessione dorsale) la prima falange delle prime quattro dita e inclina il piede lateralmente (pronazione) .
- Peroneo anteriore Flette (flessione dorsale) il piede, lo solleva lateralmente (pronazione) e lo ruota in fuori (abduzione) .
- Peroneo breve Estende (flessione plantare) il piede , lo ruota in fuori (abduzione) e lo solleva lateralmente (pronazione) . Agisce sulla concavità dell’arco plantare.
- Peroneo lungo Estende (flessione plantare) il piede, lo ruota in fuori (abduzione) e lo solleva lateralmente (pronazione) .
- Plantare gracile Estende (flessione plantare) il piede , flette la gamba e la ruota all’interno .A ginocchio flesso ruota la gamba internamente .
- Soleo Estende (flessione plantare) il piede sulla gamba. Agisce insieme ai Gemelli formando il Tricipite surale.
- Tibiale anteriore Flette (flessione dorsale) il piede, lo solleva medialmente (supinazione) e lo ruota in dentro (adduzione) . Con il piede in massima estensione (flessione plantare) rafforza l’arco della volta plantare (avvicina i metatarsi al calcagno).
- Tibiale posteriore Estende (flessione plantare) il piede sulla gamba, lo solleva medialmente (supinazione) e lo ruota in dentro (adduzione). Col piede in massima estensione (flessione plantare) rafforza l’arco della volta plantare (avvicina i metatarsi al calcagno).
Dalla descrizione anatomica del piede e delle strutture prossimali si capisce benissimo come è fondamentale mantenere una certa efficienza delle strutture proprie del piede e dei muscoli che intervengono nel movimento della corsa,i muscoli del polpaccio (gemelli più superficiali e soleo più profondo), i muscoli tibiali (anteriori e posteriori) , i quali potrebbe accusare un’infiammazione della benderella ileo-tibiale per carico eccessivo e per una costituzione in varismo del ginocchio. Il ruolo principale del piede durante la corsa è quello di sostenere il peso del corpo amplificato dalle sollecitazione che avvengono durante la corsa, e per svolgere questo ruolo la struttura portante deve essere ben in asse, quindi in equilibrio dando una certa stabilità.
Un piede che prona (verso l’interno) o un piede che supina (verso l’esterno) non dà stabilità all’appoggio, per questo motivo a lungo andare si possono verificare delle complicazioni e infiammazione di alcune strutture muscolo/tendinee. Per questo motivo per fare in modo che il piede svolga la sua funzione in maniera regolare ed efficiente è fondamentale apportare le dovute precauzioni, plantari se dovessero servire, e un piano di esercizi posturali per prevenire.
Per svolgere la sua funzione di appoggio e stabilità durante la corsa il piede deve appoggiare con la maggior base possibile, non di tallone, non di punta, ma con una superficie più ampia. Anche in questo caso se un soggetto presenta un piede cavo la sua stabilità potrà essere messa in discussione, quindi il consiglio è quello di effettuare una visita baropodometrica per valutare l’appoggio ed eventualmente mettere un plantare che permetta di sfruttare i tre punti di appoggio talloni, arco plantare e avampiede.
Più il nostro appoggio sarà regolare, più ampio possibile e più la nostra corsa sarà efficace, redditizia, andremo più veloci e non accuseremo problemi alle strutture capsule/legamentose.
Quindi il consiglio per un corretto utilizzo delle nostre strutture portanti, cioè i piedi, è prima di tutto verificare la tipologia di appoggio che abbiamo (supinatore, pronatore o neutro), poi comprare un paio di scarpe che siano idonee al nostro peso corporeo, al nostro appoggio (e se serve si mette un plantare) , e poi imparare a correre poggiando più base possibile sul terreno prendendo sensibilizzazione dell’appoggio, e memorizzando le sensazione che avvertiamo al contatto dei nostri piedi al suolo. Solo in questo modo riusciremo a capire se la nostra falcata è efficace,e se i piedi svolgono al meglio la loro funzione, di appoggio, stabilità, propulsione, reattività.
Buona corsa!